07 agosto 2010

Burdisso jr diventa un caso

Il Messaggero – Guillermo Burdisso, sbarcato a Roma la mattina di mercoledì, è ancora un giocatore del Rosario Central e non della Roma. Ha già sostenuto le visite mediche al Gemelli, ieri pomeriggio si è allenato a Trigoria agli ordini del prof. Capanna, ha già firmato un contratto di quattro anni con il club giallorosso, oggi conoscerà Claudio Ranieri e i suoi futuri (futuri?) compagni, ma non può ancora considerarsi un giocatore della Roma.

E la cosa, a lui, al padre Enio e al suo procuratore Hidalgo, sta cominciando a dare tanto fastidio. I dirigenti del Rosario Central da un paio di giorni hanno ricevuto da Roma tutte le carte necessarie (e firmate) per chiudere la trattativa, ma stanno prendendo tempo attaccandosi a questo o quel cavillo economico. Ballano circa duecento mila euro, non di più, eppure quelli del Rosario ne stanno facendo un caso. Non si tratta di soldi legati al costo del prestito (500 mila euro) e neppure dell’eventuale riscatto (fissato a circa 5 mln) di Burdisso jr, ma di varie e eventuali tutte argentine che quelli del Rosario vogliono accollare alla Roma, che – non certo serena – aspetta e spera che la faccenda si risolva prima possibile, senza ulteriore esborso di danaro. Se non altro, quelli del Rosario hanno concesso a Burdissino di allenarsi con la Roma.
Guillermo sta a Roma, dorme nel pensionato di Trigoria ma va a pranzo e cena dalla cognata, cioè dalla moglie del fratello Nicolas, che (già) sta a Roma con i bambini nella casa che non ha mai lasciato. Un segnale chiaro su quale sarà (dovrebbe essere…) il futuro del centrale attualmente con l’Inter negli States. Insomma, nella capitale ci sono un mare di Burdisso (padre, figlio, nuora, nipoti…), ma nessuno è ufficialmente della Roma. A proposito: ogni discorso legato a Nicolas verrà ripreso la prossima settimana, confidando forte nella voglia del giocatore di tornare in giallorosso. E, sotto questo aspetto, sarà fondamentale il lavoro di mediazione dell’agente Hidalgo. La Roma è pronta a offrire 5 mln e non più di 5 mln, l’Inter lo sa e ora tocca a Marco Branca, diesse nerazzurro, dare una risposta definitiva

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