06 luglio 2011

Lamela: domani l'ufficialità

Domani sarà il giorno giusto per il primo acquisto? Stekelenburg è da una settimana che ogni giorno sara il giorno giusto per il suo acquisto, pero fino ad oggi è ancora un giocatore del Ajax. Come per Bojan, Angel Valdes, Nego, ... . L'unica certezza è che le cose non avanzano. Ok, siamo solo nella prima settimana di calciomercato e tutti sappiamo che il mercato entra nel suo vivo a fine agosto, pero pensavo che con la nuova proprietà qualche colpo di benvenuto l'avremmo messo a segno.
Noi meritiamo di più. Daje Roma Daje.

10 marzo 2011

AS ROMA a Di Benedetto, il titolo vola in Borsa +8%

Ci siamo, la ROMA passa tra le mani di Di Benedetto.
Quali sono le vostre prime reazzioni?

06 marzo 2011

Gli americani... Di Benedetto & Co

La prossima settimana Thomas DiBenedetto sarà a Roma. Il magnate americano ha preso la decisione qualche giorno fa e l’ha comunicata ai suoi più stretti collaboratori nelle ultime ore.
Salvo imprevisti (che quando si parla di alta finanza possono comunque essere all’ordine del giorno), mister Di Benedetto sbarcherà a Fiumicino all’inizio della prossima settimana, con ogni probabilità martedì o al massimo mercoledì. Incontrerà i vertici di Unicredit e non è escluso che domenica possa essere allo stadio per assistere al derby. Non da presidente. Non ancora, almeno. Visto che la trattativa si concluderà intorno al 17 marzo, giorno previsto per la scadenza della trattativa in esclusiva. Anche in questo caso, secondo qualcuno potrebbe esserci una proroga, ma si tratterebbe solo di un rinvio tecnico, a volte necessario quando si è alle prese con contratti così importanti e trattative così delicate.

Nelle prossime due settimane, quindi, verrà definitivamente messo nero su bianco il futuro della Roma. Perlomeno si inizierà a farlo, visto che poi DiBenedetto dovrà occuparsi, insieme ai suoi soci, a Unicredit e Montali, di tutto l’assetto della società. Bisognerà stabilire gli altri ruoli dirigenziali, prendere delle decisioni a livello tecnico, dare a squadra e tifosi quel senso di sicurezza e stabilità che sono venuti meno negli ultimi tempi. Non si sa, poi, se DiBenedetto incontrerà i giocatori e l’allenatore, ma è probabile che questo succederà solo quando la sua era inizierà ufficialmente. Nelle prossime settimane, bisognerà scegliere, oltre a Montali che diventerà ufficialmente direttore generale, due dirigenti di alto profilo che si occuperanno dell’area sportiva e di quella finanziaria. Di fatto, quello che già succede nei grandi club presi come riferimento da DiBenedetto e soci. Su tutti, Manchester United e Barcellona. Poi bisognerà scegliere l’allenatore: il sogno (e obiettivo numero 1) è Ancelotti, ma se l’affare non dovesse concretizzarsi non è detto che Vincenzo Montella parta battuto in partenza. A molti, dentro e fuori Trigoria, è piaciuto l’atteggiamento e la partecipazione con cui si è accostato alla squadra, ma per lui parleranno i risultati. Se dovesse superare il turno con lo Shakhtar, andare avanti in Champions e conquistare, soprattutto, la partecipazione a quella del prossimo anno, sarebbe già a buon punto. Infine, DiBenedetto e i suoi collaboratori dovranno occuparsi dei rinnovi contrattuali di alcuni giocatori importanti della rosa romanista. Su tutti, quello di Daniele De Rossi (scadenza 2012). Appetito dai più grandi club europei, il centrocampista è (sarà) uno dei punti fermi della new Roma, ma questo dovrà essere messo nero su bianco. Al più presto. Sempre nel 2012 scade il contratto di Menez, ma una sua permanenza nella Capitale non è sicura. Stesso discorso vale per Mirko Vucinic, anche se lui ha il contratto fino al 2013. Capitolo Mexes: le speranze di trattenerlo sono poche, ma non è escluso che gli americani facciano comunque un tentativo.

12 febbraio 2011

Cessione Roma: ecco come è nato l’impero dei Falcone

Dal Corriere dello Sport:

Massachusetts-Florida, il legame è molto stretto. Non so­lo perchè Thomas DiBenedetto ha casa a Fort Myers, perchè lì è nato il figlio Tom jr. e perchè i Red Sox (club del quale possiede una quota attraverso la New En­gland Sports Ventures) svolgono la preseason nella città che si af­faccia sul Golfo del Messico. Shunshine State, la Florida, lo stato dove splende il sole, è infat­ti anche la base dei fratelli Falco­ne, cioè Arthur, Edward e Ro­bert, soci di DiBenedetto nella corsa verso la Roma. La sede principale delle attività dei Fal­cone si trova a Boca Raton, 75 chilometri a nord di Miami e ne­gli stessi uffici ci sono la Falcone Group e la Americrest che però rappresentano solo la punta di un iceberg composto da diverse so­cietà, la maggior parte delle qua­li impegnate nel settore immobi­liare (inteso nel senso più globa­le del termine, vale a dire costru­zioni, vendite e affitti) e tra le al­tre c’è ne una anche a Miami, la Prestige Builders Partner. Sem­pre a Miami, Edward Falcone aveva lanciato anche un grande progetto per il recupero di una zona del downtown della città, il centro, che ancora però, per di­versi problemi, non è stato rea­lizzato.
QUASI UN MILIARDO DI DOLLARI – I Falcone provengono da una fami­glia di emigranti italiani e la loro attività è iniziata a New York. Ar­thur, che è il presidente del grup­po, ha cominciato investendo in fast food, hotel e centri di benes­sere, gli health club. Quando ave­va 22 anni, all’inizio degli anni Ottanta, è stato il più giovane im­prenditore di un McDonald‘s in franchising e qualche tempo do­po, tra New York, Florida e Cali­fornia era diventato un piccolo re del fast food, con 100 punti vendi­ta tra McDonald’s, Wendy’s e al­tri marchi. Nel 1986 si è messo in società con i fratelli, Edward e Robert, per entrare attivamente nel settore delle costruzioni edi­lizie: passati vent’anni i Falcone nel 2005 hanno venduto la loro società, la Transeastern, alla Te­chnical Olympic USA, una delle transazioni tra privati più impor­tanti e onerose nella storia del­l’edilizia americana: prezzo di vendita 857 milioni di dollari.
RECORD A PALM BEACH - Ma nell’ot­tobre 2005 la famiglia Falcone, grazie a Edward, 58 anni, è sali­ta agli onori della cronaca mon­dana per l’acquisto di una villa a Palm Beach. Una reggia nella su­per esclusiva South Lake Trail che vale la pena di visitare, vir­tualmente è chiaro, in qualche dettaglio: innanzi­tutto le dimensioni, quasi 1.200 metri quadrati per cin­que camere da let­to, sei bagni e non si sa quante altre sale. Comunque per quella villa Ed­ward Falcone sbor­sò 28,75 milioni di dollari, all’epo­ca il prezzo più alto mai pagato per un proprietà residenziale fronte- lago a Palm Beach, città che, è bene ricordarlo, è piena di milionari e miliardari. Non con­tento Mr. Edward Falcone l’anno dopo ha acquistato un’altra villa, nella vicinissima Antigua Lane, con porticciolo per l’at­tracco delle bar­che, ma per un prezzo molto infe­riore, appena (si fa per dire) 13 milioni di dollari, quando il precedente pro­prietario, nel 1993, l’aveva paga­ta 4 milioni.
SONO DEI TYCOON - I Falcone, Ar­thur e Edward in modo particola­re, sono definiti dei “real estate tycoon”, che tradotto significa magnati del settore immobiliare ed entrambi hanno anche una fonda­zione che si dedica, come è costume dei ricchi americani, alle opere caritate­voli.
Case, benefi­cenza e adesso an­che la Roma per una famiglia che, come DiBenedetto, è targata “Italia”, almeno nelle origini e che ora, dopo aver fatto molta fortuna negli USA, è pronta a ri­percorrere la strada dei loro ge­nitori, tragitto inverso però e questa volta con le tasche piene di dollari.

Cessione Roma: dagli USA arrivano le integrazioni

Dal Romanista:

Non c’era un ultimatum, una deadline, una data di scadenza. Per l’ok alla trattativa in esclusiva con gli americani, il termine fatto circolare nei giorni scorsi – ieri – era puramente indicativo. Comunque, sono arrivate dopo le 22 le integrazioni richieste da Unicredit e Roma 2000 alla Di Benedetto As Roma LLC, la società creata ad hoc per l’operazione. Lunedì potrebbe essere il giorno giusto per il via libera alla trattativa. Il condizionale è d’obbligo, perché il Cda di Roma 2000 non è stato ancora convocato. Saranno i suoi membri, il presidente Attilio Zimatore, Rosella Sensi e Antonio Muto, responsabile per il centrosud di Unicredit Corporate Banking, a dover prendere in esame le integrazioni. Che la banca sia ottimista, o comunque molto tranquilla, lo dimostra un atto che di per sé, apparentemente, dice poco. Ieri, infatti, l´assemblea degli azionisti di Compagnia Italpetroli ha approvato la costituzione di Newco Roma. Immediatamente dopo, è stata avviata la proceduta notarile per la scissione della stessa dalla holding dei Sensi. È in ce, questo, che Unicredit si aspetta nel breve termine l’happy end, il lieto fine della vendita del club. La neonata società sarà infatti titolare del ramo entertainment dell´As Roma. Newco erediterà le quote di controllo da Roma 2000. Tradotto: la proposta di acquisto per l’As Roma dovrà avere ad oggetto Newco. Entro un paio di mesi, la procedura di scissione di Newco da Italpetroli dovrebbe essere completata. I tempi dovrebbero coincidere con quelli della possibile vendita del club agli americani. E non è un caso. Si continua a parlare molto in città del progetto a stelle e strisce. L´idea degli americani è di universalizzare il marchio As Roma. Cambieranno parecchie cose, dentro a fuori Trigoria. Saranno aperti dei Roma point anche al di fuori del Grande Raccordo Anulare, sarà rinnovata la veste grafica del sito internet (la futura versione dovrebbe essere tradotta, si dice, in una decina di lingue), ma soprattutto dovrebbe essere risolto il contratto che lega l’As Roma a Kappa. Gli americani sanno di dover andare incontro a una pesante penale, ma intendono tirare diritto. La società avrà uno sponsor tecnico nuovo. Il nome più gettonato, quello che viene dato quasi per certo, è Nike. Per riuscire a vendere il brand giallorosso ovunque, però, il consorzio USA ha bisogno di una squadra competitiva. Ecco perché DiBenedetto & Co. non hanno alcuna intenzione di cedere i gioielli. I pezzi pregiati della rosa. Anzi, l´obiettivo è quello di rafforzare un organico che già adesso è in grado di giocarsela con chiunque. Si parla di una cifra compresa tra i 40 e gli 80 milioni di euro per la campagna acquisti. È una forbice ampia, potrebbe obiettare qualcuno. Il fatto è che molto dipenderà anche dall´esito di questa stagione.