23 gennaio 2008

La Roma gioca, l’Inter compra (giocatori e non solo)

Tratto da "www.corederoma.it" - Dopo la breve escursione dell’ultimo redazionale nel mondo della satira, con l’utilizzo del Romanesco, del paradosso e dei personaggi dei fumetti (ringraziamo per gli apprezzamenti ricevuti via e-mail) torniamo al campionato e all’ultima giornata dell’andata precisamente, anche per tirare un bilancio di questo girone appena concluso.
19 giornate 42 punti, tutti strappati col sangue e col sudore, a tratti giocando un gran calcio a tratti soffrendo.
E’ nell’ordine naturale delle cose impattare in giornate di scarsa ispirazione, fa parte del calcio.
Ad esempio contro il Napoli la Roma giocò un brutta partita e non riuscì in nessuna maniera a chiuderla. A Livorno e Torino furono altri giorni così, con la Juve ci penalizzò un concatenarsi di circostanze sfavorevoli all’ultima azione, mentre per il resto del campionato stiamo a parlare solo di vittorie, 12, ben 12, che con i 6 pareggi fa un totale di ben 42 punti, semplicemente eccellente.
Volevamo quindi celebrare questo e parlare della bella vittoria contro il Catania, bella perché giocata bene e a viso aperto da tutte e due le squadre; volevamo anche soffermarci sul nostro maledetto vizio di sprecare occasioni incredibili, sottolineare le belle prove di Vucinic, Ferrari e Cicignolo, e di tante altre cosette, se non avessimo avuto la sfortuna di passare la serata davanti al posticipo di Sky che come ben sapete aveva in programmazione Inter-Parma.
Quando l’arbitro ha decretato la fine dell’incontro ci è rimasto quel cattivo sapore in bocca, quello della rabbia e della presa per il culo per usare un francesismo.
Il Parma ha giocato una partita perfetta, sfiorato ripetutamente il vantaggio poi ottenuto, fino a quando non sono intervenuti arbitro e guardialinee che scientificamente hanno ribaltato il risultato, rubando 3 punti strameritati al Parma, riducendo i nostri meriti di un girone di andata giocato da squadra di vertice assoluto e consegnando all’Inter distacco inalterato e l’ennesima vittoria non solo non meritata (si può anche vincere non meritandolo a volte) ma imbarazzante come era imbarazzata la faccia di Mancini nei commenti del dopo-partita.
La colpa non è dell’Inter come non era della Juve, l’unica colpa della Juve fu di aver istituzionalizzato un sistema (io te chiamo e te ricordo che devo vince, non solo, quelli devono pareggià e vedemo de fa perde quell’altri, con Fiorentina - a proposito di Fiorentina, inciso nell’inciso, quest’anno che li hanno messi al quarto posto a forza di rigori regalati anche a loro una domenica appresso all’altra sono soddisfatti i Della Valle ? Hanno ringraziato in FIGC magari senza usare il cellulare ? - , Milan e Lazio al seguito, mentre la Roma si salvava all’ultima giornata senza aver telefonato a nessuno) .
La colpa dicevamo non è la loro, è di questo paese di merda, l’Italia del 2008 nel quale lo sport è solo la metafora della società in cui viviamo a 360° .
Chi è potente nel Belpaese ha tanti amici e tanti leccaculo pronti a chinarsi proni per offrire a chi ha già tutto ciò di cui non avrebbe bisogno per poi voltare le spalle e sorridere al nuovo potente nel momento del declino.
Che bisogno ha l’Inter dei 4 giocatori da nazionale per ruolo di una sequenza di rigori regalati (con annesse espulsioni) ??
Eppure ne ha bisogno come ne aveva bisogno la Juve.
Si perché nonostante spendi centinaia di milioni di euro (queste sono le loro cifre), se non ti regalano quelle due tre partite nel momento topico alla fine di punti stai come la Roma che di soldi ne ha spesi pochi e niente e che anzi ha rinforzato l’Inter cedendogli uno dei suoi giocatori migliori, con un’operazione di mercato che nel mondo dello sport professionistico americano ad esempio avrebbe portato il buon Chivu per un annetto a guardarsi le partite in tribuna o rompersi di nuovo il piede sulla spiaggia nella partitella tra amici (do you remember?), e le parti che hanno condotto l’operazione repentinamente dalla scrivania alla catena di montaggio Pirelli a mettere le tippe toppe sulle ruote bucate dei camion (a 700 euris al mese + indennità turno) sponda Inter, mentre i Becali li spedivano direttamente a Guantanamo senza passare dal via (ma con la tunica arancione).

Che senso ha parlare di occasioni sprecate dalla Roma quando anche l’Inter le avrebbe sprecate se non fossero intervenuti i servi dell’ultim’ora ?
Pensate un po’ che c’è un vocabolo nella nostra lingua (..a loro, io parlo romano e mi forzo per l’ita(g)liano) che spiega tutto, è il sinonimo di regalo: in italiota si dice presente… ecco te do’ sta cosa perché so presente, io ce sto, te che puoi ricordate che t’ho fatto er regalo….
La Juve ha pareggiato 0-0 giocando bene contro la Samp, in genere ha vinto perso e pareggiato, e i punti rispecchiano più o meno la sua attuale forza quest’anno, nel quale non gli hanno regalato niente (ma perché mai dovrebbero?); tre anni fa invece ad esempio la partita di ieri l’avrebbe vinta perché gli avrebbero dato quel rigore dubbio, magari corredato da una bella espulsione, e una oggi una domani magari ce la trovavamo davanti di un paio di punti con la schiera degli ignavi (di cui a una newsletter di qualche anno fa - solo per i più fedeli :-))- ) che invece de mette tippe toppe pure loro (e in America quello farebbero…magari alla Firestone) stanno in tv e sui giornali ad ammorbarci le “balls” con parole come mentalità vincente, squadra che non molla mai, giocarsi sempre tutto… si come no..
Insomma la partita di ieri sera ci ha guastato il sapore dolce della vittoria conseguita con il bel gioco e a viso aperto come ha saputo fare Roma nostra contro l’agguerrito Catania.
Pazienza, andremo a Milano a guastargli la festa (acchitta tutto Moratti che arrivamo…) poi nei prossimi anni gli episodi saranno vacui nella memoria e si parlerà dell’Inter invincibile …. l’Inter che compra tutti, giocatori inutili, semiutili e buoni alla causa per un par de partite, e da brava potente gode dei servigi di arbitri e guardialinee come quelli di ieri sera che hanno scippato la vittoria (non il pari, la vittoria) al Parma, una speranza alla Roma che gioca al calcio, e l’idea che non è cambiato un cazzo dopo tutto quel “tintinnar di spade” di intercettazioni, condanne esemplari poi ridotte, poi annacquate, poi cancellate.
Tutto cambia niente cambia.
Italia si, Italia no, se famo du’ spaghi…

02 gennaio 2008

Manchester Utd,tifosi attaccano: "Paura di tifare"

MANCHESTER (Inghilterra) - Non tarda ad arrivare la replica del tifo organizzato del Manchester United a Sir Alex Ferguson, che aveva definito 'da funerale' l'atmosfera sugli spalti dell'Old Trafford nell'ultimo match disputato dai 'Red Devils' fra le mura amiche in Premier League. Il portavoce dell'Independent Manchester United Supporters Association, Colin Henrie, tuona: "All'Old Trafford è impossibile anche alzarsi in piedi nei momenti più eccitanti della partita. Non puoi alzarti in piedi e fare casino. Se ci provi, arrivano subito gli steward, ti cacciano dallo stadio e possono anche toglierti l'abbonamento. Allo stadio vige una specie di stato di polizia. Se ti alzi in piedi ti prendono per il colletto e ti sbattono fuori. In queste circostanze che atmosfera vorrebbe Ferguson? L'unica atmosfera possibile è quella in cui abbiamo paura di perdere 1.500 euro di abbonamento. La gente è davvero turbata perchè c'è un'assoluta mancanza di comprensione su che cosa vuol dire essere un tifoso nel 2008. Le autorità devono decidere se vogliono stadi ordinati con la gente tranquillamente seduta sugli spalti, o l'atmosfera da stadio di calcio. Dieci anni fa era fantastico". Si lamentano in Italia per troppa euforia che spesso culmina in violenza, si lamentano in Inghilterra per fin troppo ordine e calma. Quale la via di mezzo da trovare e percorrere?
(I.S.)