27 novembre 2010

Il fondo Arabo sembra il più accreditato all'acquisto della Roma

Ieri sera durante la trasmissione televisiva “Roma Risponde”, in onda su Ies Tv e condotta da Patrick Vom Bruck e Carlo Zampa è intervenuto Marcel Vulpis, giornalista e direttore di Sport Economy.


La cessione della Roma continua a tenere banco, come finirà la trattativa?
Tenendo conto delle offerte posso dire che il fondo Arabo sembra il più accreditato all’acquisizione della Roma. Sicuramente guadando i bilanci, gli investimenti e la liquidità nessun’altro possibile acquirente può reggere il confronto con Aabar, a meno che non esca fuori un fondo governativo oppure il fondo statunitense Vinco. Per quanto concerne Angelucci invece, secondo me è inutile parlarne perché non c’è storia. Aggiungo infine che voci di corridoio danno in corsa per l’acquisto della società giallorossa anche il presidente dei Boston Celtics, Rich Gotham.

Cosa può bloccare la trattativa?
Cosa può bloccare la trattativa non lo so, ma posso dire con certezza che gli Arabi sono nella Short List presentata. L’unico intoppo potrebbe essere quello riguardante il fatto che l’elenco dei compratori presenti nella lista non verrà mai ufficializzato e reso noto. Sfruttando questa cosa gli Arabi potrebbero usare ciò come un alibi, dicendo di non essere mai stati inseriti nella Short List, cosa che sappiamo non essere vera.

Chi può avere interesse nel bloccare la trattativa?
Posso dire che il nostro paese fa schifo e non ha mai accettato un investitore straniero a meno che questo non sia molto forte e venga per aiutare. Fondamentalmente il nostro è un mercato di nani.

Ultima: da quello che sai la Newco Roma è stata formata?
A me non risulta anche se questa era stata delegata per occuparsi dell’acquisizione della Roma. La riservatezza di tutte le parti, soprattutto ad opera di Rothschild, rimane il problema e l’ostacolo principale da superare per arrivare alla fine di questa estenuante trattativa.

24 novembre 2010

Le pagelle di Roma-Bayern Monaco. Menez, Borriello e Totti: la scintilla, l’esplosione e la conquista

Le pagelle di Roma-Bayern Monaco:
Julio Sergio 6: La girata di Gomez è lenta, ma velenosissima. Il brasiliano non riesce nel guizzo. Anche sul raddoppio può fare poco.
Cassetti 6: Fino al momento del vantaggio del Bayern si era fatto apprezzare per un paio di chiusure preziose. Una volta subita la beffa è costretto ad aggredire l’out di sua competenza. La costanza dei tedeschi, però, non gli permette di spingere troppo. Così torna ad alzare la guardia, con apprezzabili risultati.
Mexes 5,5: Ingaggia il duello con il terminale tedesco. Il giallo è testimonianza della necessità di ricorrere alle maniere dure. Si fa tagliare fuori dalle azioni che portano ai gol. Ma non è certo l’unico responsabile.
Burdisso 5,5: La difesa gli sfugge di mano. Va in barca assieme ai suoi colleghi, a tratti sembra in balia degli avversari. Le smorfie dell’argentino rivelano ancora una volta che non ci sta ad abbassare la testa. Anche se la sua rabbia, questa volta, non si traduce in energia postitiva.
Riise 6: Per ottanta minuti gira male, il norvegese. Impalpabile quando c’è da spingere, inconsistente quando c’è da contenere. Poi la sgroppata e il traversone che valgono il pari. Così, una notte da cancellare, si trasforma in un ricordo da immortalare.
Brighi 6: Dei centrocampisti è quello che si prodiga di più in fase di contrasto. I rimpalli non lo premiano, la spinta degli avversari lo costringe costantemente sulle sue. Dal 30′ st Totti 7,5: L’allenatore si aggrappa al Capitano per l’arrembaggio finale. L’impatto del “10″ è devastante. Lancia Borriello alla conquista del rigore, che poi trasforma con la freddezza del campione. Lo Stadio è ai suoi piedi. A questo punto, Ranieri anche.
De Rossi 7: L’infortunio patito con la Nazionale vale come attenuante per una prestazione a lunghi tratti poco brillante. Viene coinvolto in maniera del tutto fortuita nel raddoppio dei bavaresi. Di rado riesce ad arginare la manovra organizzata da Van Gaal. Eppure è decisivo.
Greco 5: Un bolide dalla distanza cancella il pessimo avvio. Poi torna ad annaspare, fino alla prima bocciatura di Ranieri, che lo lascia negli spogliatoi dopo l’intervallo. Dal 1′ st Simplicio 6,5: Da’ verve al centrocampo. Si riversa davanti, disturba gli avversari. E partecipa meritatamente alla festa.
Menez 7,5: Come dare torto a chi ha pensato al “solito” Menez, quando il francese ha regalato al Bayern il gol del raddoppio. Come contraddire chi sostiene che le scintille della Roma dipendano dai suoi piedi.
Borriello 8: Se Menez è la luce, Marco è l’esplosione. Viene voglia di spolverare paragoni con illustri predecessori. Forse è più giusto iniziare a dire che anche oggi ha giocato da Borriello.
Vucinic 6: Molte accelerazioni si perdono nel nulla. Come le conclusioni, che risultano timide telefonate per l’estremo tedesco. Non è incisivo, d’accordo. Ma sulla sinistra rappresenta una minaccia costante. Dal 37′ Pizarro sv.
All. Ranieri 7: Il voto è condizionato dall’impresa che compiono i giocatori in campo. A scuola di Van Gaal per un tempo, esce vincitore grazie alle giocate dei suoi campioni. Se la Roma fatica a mettere uomini davanti al portiere avversario, il tecnico ha evidentemente delle responsabilità. Chi legge il calcio con i meri numeri, però, ha il diritto di osannarlo.

22 novembre 2010

Roma - Bayern Monaco 23 novembre 2010

Domani sera si gioca di nuovo. Questa partità è molta importante per noi in vista della qualificazione al secondo turno di champions. A dire il vero ci potrebbe andare anche bene un pareggio. Pero, per mettere tutte le chance dalla nostra parta, sarebbe meglio vincere. Ci darebbe continuità ma sopratutto la consapevolezza di essere di nuovo forti.
IMPERO ROMANO

Conferenza stampa MENEZ : prima dell'incontro Roma-Bayern Monaco

21 novembre 2010

“Abaar il miglior candidato per l’acquisto della Roma”

Oggi c’è la possibilità di rendere Roma una delle piazze più importanti del calcio italiano ed europeo, facendo della As Roma il primo club italiano ad avere una proprietà straniera. E non una “qualsiasi” proprietà, ma una delle più ricche e liquide nel panorama mondiale. Di fronte ad una eventuale offerta del fondo sovrano Aabar per l’acquisto della As Roma, l’attuale proprietà del club, dovrebbe velocemente dare il suo benestare perchè niente di meglio ci si poteva aspettare all’inizio di questa delicate fase di contrattazioni.
 Stiamo parlando di un fondo sovrano che detiene molteplici interessi anche nel mondo dello sport e che investirebbe ingenti capitali nel club, nella costruzione del nuovo stadio ed in una serie di attività collaterali che porterebbero crescita economica ed occupazionale in tutta la città e nel Lazio.
 Roma potrebbe diventare il centro del calcio europeo per i prossimi decenni, e l’entusiasmo dei tifosi giallorossi siamo certi riserverebbe note positive anche per l’attuale proprietà che verrebbe ricordata come quella che ha reso grande la Roma.
 In questa delicatissima fase di trattative, nessuno può permettersi di ostacolare un’operazione di finanza di tale portata e come Sporteconomy, chiediamo ufficialmente ad Unicredit, nella sua qualità di azionista del club giallorosso di valutare l’importanza di questa scelta qualora davvero il fondo sovrano AABAR presentasse un’offerta per l’acquisto del club.

20 novembre 2010

VOGLIAMO IL RINNOVO DI JEREMY SUBITO!!!

Questa sera Menez è stato davvero strepitoso. Non facciamo il solito errore, facciamoli firmare subito il rinnovo del contratto per i prossimi 5 anni. FENOMENEZZZ

Questa sera, la marcia in più della Roma si chiama Jeremy Menez. Il francesino spezza la noia e restituisce incanto agli occhi dei tifosi. La serpentina con cui si costruisce il vantaggio è un’opera d’arte. Ma la sua partita, questa volta, non si esaurisce con guizzo. Perché per un’ora, il tempo che Ranieri gli concede, le redini della squadra sono nei suoi piedi. Stasera non è solo fuoriclasse. Stasera è un campione.

Pagelle: Strepitoso Menez, ancora un gol per Borriello, bene anche Greco

Julio Sergio 6.5: l'Udinese si rende pericolosa più di una volta ma il portiere brasiliano si fa sempre trovare pronto.
Cassetti 6.5: dalle sue parti agisce Armero ma l'ex terzino del Lecce è bravo a chiudergli gli spazi.
Burdisso 6: insieme a Juan regge la difesa romanista fino all'espulsione per una semplice spinta ad un avversario, a gioco fermo.
Juan 6.5: giornata impegnativa per il brasiliano. Sospetto il suo intervento su Floro Flores, all'8'st, con l'attaccante ospite che reclama il rigore. Sbroglia alcune situazioni molto complicate.
Castellini 6: gioca al posto di Riise, dalle sue parti agisce Di Natale con l'ex terzino del Parma che talvolta è andato in difficoltà.
Brighi 6.5: gioca davanti alla difesa, al posto di De Rossi, giocando una partita di quantità
Simplicio 6.5: cresce di partita in partita, nonostante quello di interno di centrocampo non sia il suo ruolo naturale.
Greco 6.5: ormai non si può più parlare di sorpresa, la Roma ha sicuramente trovato un uomo in più a centrocampo, un uomo valido che si sta integrando alla perfezione nel gioco di Ranieri.
Menez 8: a metà primo tempo esibisce un numero da grande campione, superando prima Benatia e poi Coda per poi battere Handanovic con un preciso piatto destro. Chapeau. Non contento, corre per tutto il campo andandosi talvolta a prendere ilpallone a ridosso dell'area di rigore romanista. All'occorrenza, dà una mano anche sugli esterni. Strepitoso
Borriello 7: al 10'st assist di Menez, velo di Totti con l'ex attaccante del Milan che resiste alla trattenuta di Domizzi per poi battere Handanovic, non esente da colpe. Una macchina da gol.
Totti 6.5: svaria per tutto il fronte offensivo, nel primo tempo si rende protagonista di un un paio di grandiaperture di prima per i suoi compagni

Menez: "Mi sento a casa mia, possiamo andare lontano"

Menez a Roma Channel:

"Sono contento perchè è il primo gol quest'anno in campionato, una vittoria importantissima. Mi sento molto bene e stasera ho giocato bene. Già da due mesi stiamo bene e stiamo lavorando bene. Stasera non era facile contro una squadra fortissima. Abbiamo preso tre punti guardiamo avanti. L'applauso dei tifosi? Mi ha fatto molto piacere. Io l'ho già detto, qui mi sento a casa mia, sto bene. Possiamo andare lontano ma possiamo fare ancora meglio. Anche io devo migliorare, su tutto. Ho campioni davanti a me, come Totti. Ogni giorno imparo da lui. Adriano? Sono contento. Gli ha fatto piacere entrare nei venti minuti. Speriamo faccia tanto con noi. Stasera ho fatto un gol, ma ho ancora tanto da dare. Sto bene, l'ho detto dieci volte, ma abbiamo ancora tanto da fare. Vogliamo fare ancora meglio dell'anno scorso. Se Blanc mi ha visto oggi? Speriamo".

14 novembre 2010

CESSIONE ROMA

Ieri, “Sporteconomy.it” riportava alcune indiscrezioni in merito al progetto industriale che avrebbe in mente Aabar.Stando alla ricostruzione del sito, il gruppo amministrato da Mohamed Badawy Al Husseiny avrebbe valutato in 125 milioni il costo dell’operazione. Aabar metterebbe sul piatto, poi, altri 80 milioni per la campagna trasferimenti di giugno. Il fondo punterebbe a far raggiungere all’As Roma un fatturato di 300 milioni. L’obiettivo potrebbe realizzarsi, nelle intenzioni di Aabar, grazie al nuovo stadio di proprietà. Stadio che gli arabi vorrebbero costruire entro tre anni. Alla realizzazione potrebbe partecipare anche Mubadala, che poi è il fondo legato direttamente al governo di Abu Dhabi. Italiani, americani, arabi. Ma non è detto – non si può mai in un processo così delicato – che presto non possano saltare fuori dei nomi nuovi. La terza fase del processo – terza, dopo l’invio dell’info memorandum e la ricezione delle offerte non vincolanti – si dovrebbe chiudere entro sabato prossimo. Unicredit conta di terminare per quel giorno la short list. Ovvero, la selezione dei soggetti che si sono fatti avanti e che avranno accesso alla vendor due diligence, prima di proporre le offerte vincolanti. È un obiettivo realistico. La banca vorrebbe trovarsi a intavolare la trattativa con un unico interlocutore entro la fine di dicembre, per poi concludere tutto entro l’inizio del 2011.

10 novembre 2010

JEREMY MENEZ ... MAGIE

Pagelle: Menez è imprendibile, Mexes è una diga, Simplicio migliora costantemente

Julio Sergio 5: nel primo tempo combina un mezzo pasticcio non trattenendo un tiro di Santana, con Burdisso bravissimo ad evitare il peggio. Indeciso in un altro paio di occasioni, Incolpevole sui gol.
Cicinho 6.5: buona la prestazione del brasiliano che più di una volta è andato sul fondo a crossare.
Mexes 7: dalle sue parti non si passa. E' una diga, blocca tutti i giocatori viola che osano circolare nella sua zona.
Burdisso 7: merita il voto anche solo per lo strepitoso salvataggio su Gilardino, nel primo tempo.
Riise 6.5: inizia bene poi nella ripresa sale di meno coprendo le avanzate dei viola.
De Rossi 6.5: bellissimo l'assist per Borriello al 10'pt, si posiziona come di consueto davanti alla difesa.
Greco 6: viene schierato in un ruolo a lui non congeniale, quello di interno sinistro, cavandosela piuttosto bene. Il giovane
centrocampista giallorosso offre una prova di qualità e quantità.
Simplicio 7: corre, pressa, crea e segna, è un tuttofare. Cresce di partita in partita.
Menez 7.5: è imprendibile. Fa ammattire la retroguardia viola e serve l'assist per il gol di Borriello superando in dribbling Pasqual. Chapeau
Totti 6.5: lotta come un leone per tutta la gara mettendosi come sempre a servizio della squadra. Sfiora il gol più volte dalla distanza. Nel finale passa quasi tutto il recupero a prendere calci mantenendo il possesso del pallone
Borriello 7: un costante pericolo per la difesa ospite.

Dal 17'st Perrotta 6.5: entra e segna. Dopo qualche minuto sfiora la sua personale doppietta.
Dal 27'st Brighi sv
Dal 36'st Rosi sv

Menez, magie da standing ovation

In panchina il neo papà Mirko Vucinic, a riposo per ragioni di turnover e per le ore di sonno sottratte dalla nascita del principino Aleksandar, a deliziare i palati fini della tifoseria giallorossa con le sue giocate da genietto del pallone è stato questa volta Jeremy Menez. Ispirato e in buone condizioni fisiche dopo i problemi muscolari delle ultime settimane, il ventitreenne di Longjumeau ha fatto vedere i proverbiali sorci verdi alla difesa di Mihajlovic tenendola in scacco sia in prima persona sia distribuendo palloni da sogno ai compagni. Specie in occasione del raddoppio quando, superato Pasqual con la stessa facilità di prendere un caffè al bar, ha messo sui piedi di SuperMarco Borriello la palla del due a zero. In particolare Jeremy sembra trovarsi a meraviglia nei meccanismi del 4-4-2 a rombo potendo giocare da trequartista alle spalle delle due punte. Ruolo che gli permette di dare libero sfogo al suo talento. E a far impazzire i tifosi della Roma con le sue magie.

06 novembre 2010

Domani MENEZ deciderà il derby!!!

“Pagherei per segnare domenica“. Jeremy Menez si avvicina a Lazio-Roma svestendo la timidezza cui lo sguardo che “non sai dove sta guardando” aveva fin troppo abituato. Longjumeau continua a essere terreno su cui poggia la radice, la capitale semmai è finestra attraverso la quale quel pensiero che “non sai che sta pensando” ha imparato a prorompere. Non è mai stata questione di geografia, per Jeremy. Semmai di appartenenza. Arrivare alla banlieue 94, da Parigi, significa salire sulla Rer C e lasciarsi inzuppare dalla campagna circostante. Mattina e sera. Mattina e sera. Fin da piccolo. Mentre tutt’intorno la società viveva tumulti e stimoli a colpi di musica e armi da fuoco, cazzotti e rime mai banali, il tragitto era sempre quello. Verso il centro per non puzzare di fame, verso la periferia per tornare a casa. Abituato com’era, poco male dover entrare nel cuore di Roma proprio così. Dal sobborgo di un anonimato per rimanere travolti dall’immensa centralità della capitale presa d’assalto dal mondo intero. Poco più di due anni fa. Arsene Wenger, Daniele Baldini, Luciano Spalletti: lo hanno osservato, Menez, mentre nelle fila del Monaco muoveva i primi passi verso quel tipo di calcio che può appartenere solo ai fuoriclasse. Fatto di colpi che non impari in allenamento, per i quali non hai bisogno di ringraziare nessun allenatore. Unico nel genere, dicevano del transalpino. Unico nel genere, ha ripetuto a poche ore dalla stracittadina Vincent Candela