28 settembre 2007

Roma Inter 4-1 (7-1) 2003-04 carlo zampa

E se domani dovesse finire come 3 anni fa... Mai dire mai!!! Impero Romano

Quelli che... è uno scandalo!!!

Tirato da Il Romanista - 28 settembre 2007

MICHELE GIAMMARIOLI
Le prime “riflessioni” che mi vengono in mente ripensando a Fiorentina-Roma sono assolutamente irripetibili soprattutto se il pensiero va all’operato della terna arbitrale.Tenterò comunque di trasferirle in un italiano accettabile anche per evitare all’amico Riccardo Luna fastidi giudiziari in questo momento assolutamente inopportuni. Minuto 15: Mexes viene ingiustamente ammonito da Bergonzi per una presunta scorrettezza su Pazzini mentre è il giocatore viola a commetterla così come farà per tutto il resto della partita; minuto 29 :Ujfalusi tocca la palla servendo Mancini solo davanti a Frey ma viene fermato per un fuori gioco che solo l’assistente dell’arbitro (Comito) vede in dispregio di una delle principali regole del gioco del calcio; minuto 75: fallaccio di Mutu che rifila una gomitata con il pugno chiuso a Cicinho e viene soltanto ammonito quando le direttive di Collina prevedono in quel caso il rosso diretto. Quattro minuti dopo lo stesso Mutu realizzerà su rigore il gol del pareggio invece di stare sotto la doccia.
A tutto ciò aggiungiamo i soliti “difettucci” evidenziati dalla Roma; le assenze contemporanee di Juan, Perrotta e soprattutto Totti e il fatto, non secondario, che la Fiorentina è una gran bella squadra, per completare un quadro che a conti fatti è tutt’altro che sconfortante. Il ciclo terribile di questo avvio di stagione si concluderà domani contro l’Inter (la Champion’s fa storia a sé) e conclusione più degna non avrebbe potuto esserci. Entrambe in testa con 11 punti si giocheranno in 90 minuti qualcosa che a mio avviso è molto di più di un primato provvisorio. Mi piace pensare che la vittoria della Roma avrebbe il sapore di un passaggio di testimone tra la dominatrice dello scorso campionato e la squadra da battere in questa stagione.
Intanto è confortante che Mancini abbia ritrovato la via della rete; che Panucci sia tornato a presidiare la fascia destra; che Cicinho sembri dare chiari segnali di vitalità (si sbrighi però a imparare l’italiano); che Pizarro (non ancora al meglio) prosegua sul campo il suo completo recupero; che De Rossi stia tornando quello di sempre e che Aquilani stia dando continuità ad una stagione iniziata alla grande; che Giuly adesso veda pure la porta. Discorso a parte per Vucinic e, di conseguenza, per Totti. Il montenegrino ha surrogato al meglio delle sue attuali condizioni l’assenza del Capitano ma lo abbiamo sempre detto tutti:Francesco Totti è insostituibile perché è forse l’unico giocatore al mondo ad interpretare nell’arco dei 90 minuti vari ruoli riuscendo ad essere in tutti protagonista assoluto ed ineguagliabile.
Domani purtroppo per Mancini (dell’Inter) sarà in campo insieme con Perrotta e Juan. Spalletti potrà così schierare la Roma più simile a quella che sente più sua (con la sola eccezione di Taddei) magari con l’augurio che il signor Collina designi un arbitro all’altezza della situazione. Chiudo, come avevo iniziato, proprio con gli arbitri e chiamo in causa la Società. Non ritiene Rosella Sensi di cominciare, pur con la sua innata grazia e il suo sorriso, ad alzare un pochino la voce? La Roma, penalizzata dal calendario e in queste prime giornate da decisioni arbitrali sconcertanti, finora sta dimostrando di essere più forte delle avversità che il “destino” sta mettendo sulla sua strada. Ma l’Amministratore Delegato della Roma non è il Vicepresidente vicario della Lega?
Coraggio, Rosella: fai un bel sorriso ma ricordaglielo!

03 settembre 2007

Zebina tira pizze in faccia, il juventus style

Il romanista - Vecchia Signora, vecchio stile. La stessa Juve che finge di ripulirsi, ma non cambia mai e che non è abituata a dover soffrire per rimontare, rifila al Cagliari quattro schiaffi a due. Tre sul campo, uno fuori. Minuto 36 del secondo tempo, Tagliavento butta fuori Zebina (quello di «Torino città solare») per doppia ammonizione e il francese reagisce con una manata in faccia a un operatore tv di Sky. Un gesto di puro isterismo, inconcepibile, che gli potrebbe costare la squalifica per la partita con la Roma in programma il 23 settembre. Che non trova giustificazioni. Ma una spiegazione, quella, sì. Perché al minuto 36 della ripresa la Juve aveva da poco subìto il gol del momentaneo pareggio cagliaritano. Zebina aveva affossato Larrivey, Foggia aveva spiazzato Buffon e il difensore juventino era letteralmente impazzito. Tanto da beccarsi il secondo giallo, appunto per proteste. Poi l'uscita di scena, il diverbio e quello schiaffone mollato al cameraman.
LO SCONCERTO Claudio Ranieri, romano-romanista ma con la memoria corta (ennesimo dopogara da ultrà bianconero: «Questa squadra va a giocare per vincere su tutti i campi come faceva la grande Juventus»), ai microfoni di Italia 1 ha confessato che in campo non si era accorto dello schiaffone di Zebina: «Non l'avevo visto. È una scena bruttissima. Gli chiederò un chiarimento». Ma se almeno Ranieri riesce a mantenere un atteggiamento dignitoso di fronte a un gesto violento e assurdo, il compagno di reparto di Zebina, Chiellini, prova solo comprensione per il povero amico espulso ingiustamente: «Quando ti viene compromessa una partita con tre rigori dati contro è difficile mantenere il controllo. Capisco Jonathan».
I RIGORI Già i rigori. Tre contro, di cui uno patteggiato a calcio d'angolo. La Juve non c'era abituata. La strana coincidenza è che, prima di Tagliavento, solo un altro arbitro aveva avuto il coraggio di fischiare due massime punizioni con il rischio di venire incriminati per "lesa maestà". Era il 19 marzo 2000, ma soprattutto era il derby con il Torino. E il direttore di gara era un certo Pierluigi Collina, attuale numero uno delle ex giacchette nere italiane. Peraltro, bisogna essere onesti con la Juventona (è stata chiamata anche così): il primo rigore, ieri, non era poi così netto. Legrottaglie trattiene leggermente Matri e Tagliavento è inflessibile.
EPISODI DUBBI Se dài tre rigori, di cui uno commutato, alla Juve, qualcosa devi pur concedere ai bianconeri. Così, per compensazione, Tagliavento spedisce anzitempo negli spogliatoi (38' del secondo tempo) il rossoblu Del Grosso e concede alla Juve il generosissimo calcio di punizione da cui, al 45' della ripresa, scaturisce il gol di Chiellini per il 3-2 finale. D'altronde, non si può avere tutto dalla vita.
LA DELUSIONE Il Cagliari ha buttato via un'occasione d'oro per farsi e farci un regalo. Lo sa benissimo il tecnico Marco Giampaolo: «Questa sconfitta mi brucia molto perchè almeno un pari lo meritavamo. Alla fine i particolari fanno la differenza. La Juventus è molto esperta, è di livello superiore ma il Cagliari meritava di più. Ho pochissimo da dire alla squadra, l'espulsione di Del Grosso e la punizione del 3-2 per la Juve mi crea qualche dubbio. Non mi sono mai lamentato contro gli arbitri e non lo faccio adesso».