14 agosto 2010

Burdisso è a Roma

Da Il Romanista
CHIARA ZUCCHELLI

Nicolas è tornato a casa. E cioè a Roma, dove resterà fino a Ferragosto. Anche se non sono previsti incontri con la società giallorossa. Perché Burdisso è e resta un giocatore dell’Inter e a Trigoria nessuno ha intenzione di violare i regolamenti.

La notizia, però, è di quelle importanti. Perché dimostra ancora una volta quanto il giocatore argentino si senta legato a questa città, che considera ormai la sua. Dopo un anno intenso come quello appena trascorso, il Bandito non vuole altro che riprendersi la maglia numero 29 della Roma e riprendere il discorso da dove si era interrotto.
È da maggio che mancava dalla Capitale. Ieri c’è tornato e ha trovato ad attenderlo la famiglia al gran completo. Nella villa con giardino a Roma Sud, oltre alla moglie Belen e ai figli Angelina, Facundo ed Emilia (e al cane), c’erano anche il fratello Guillermo e il padre Enio, reduci da un tour de force - inutile - in cerca di casa. L’ex difensore del Rosario Central, infatti, sia ieri che giovedì ha girato per cercare una nuova abitazione, ma per ora non ha trovato nulla che lo soddisfacesse. Al contrario di Nicolas, che invece a Roma avrebbe tutto per essere felice.
Nella sua famiglia lo sanno tutti, tanto che la moglie, su Facebook, nelle scorse settimane ha scritto: "Te quiero, Roma". In società, anche. Visto che da mesi la Roma è al lavoro per riportarlo a Trigoria. All’Inter idem, perché durante il ritiro americano Nicolas ha detto chiaro e tondo a Benitez che nel cuore e nella testa ha soltanto il giallorosso. Il tecnico spagnolo, d’altronde, non ha certo puntato i piedi e ha dato il suo ok alla cessione. Non l’ha convocato per il trofeo Tim di ieri e gli ha concesso, senza colpo ferire, tre giorni di permesso. Che Nicolas, appunto, ha sfruttato per tornare a casa. E per lanciare un messaggio, anche se tacito, all’Inter. Perché i gesti valgono più delle parole.
La speranza è che a via Durini recepiscano e si convincano ad accettare la richiesta della Roma. Almeno dopo la Supercoppa. È chiaro, ormai, che i nerazzurri non cederanno Burdisso fino al 21 agosto, per non ritrovarselo contro a San Siro tra una settimana. Dopo però dovrebbero abbassare le pretese. E dire sì ai 5 milioni (più bonus) offerti dalla Roma. Se, invece, Branca dovesse comunicare a a Pradé il suo no, il direttore sportivo giallorosso virerebbe deciso su Lugano. Il giocatore (che si può prendere con i soldi messi a disposizione per Burdisso e che accetterebbe lo stesso ingaggio dell’argentino, cioè due milioni e mezzo per quattro anni) piace ai dirigenti e anche a Ranieri, che ha dato il suo ok all’operazione. Nel caso non arrivasse il Bandito. Perché il tecnico considera Nicolas ancora una priorità «per la sua importanza dentro e fuori lo spogliatoio». E, finché sarà possibile, farà di tutto per riportarlo a Trigoria. A casa. Proprio a due passi da dove Nicolas si trova ora.

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